Con Delibera n. 60 del 30.04.2012, il CIPE ha assegnato alla Calabria risorse per circa 160 M€, finalizzate alla realizzazione degli interventi per il superamento delle più gravi situazioni oggetto della procedura di infrazione di cui alla causa C-565/10, riguardanti i settori della depurazione e delle bonifiche.
In data 5 marzo 2013, la Regione Calabria stipulava l’Accordo di Programma Quadro (APQ) rafforzato “Depurazione delle Acque” con i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del quale rientra l’intervento “ATO 5 Reggio Calabria – Completamento e ottimizzazione dello schema depurativo consortile dell’agglomerato di Siderno”, con Capofila il Comune di Siderno.
L’11 dicembre 2012 veniva sottoscritta una prima convenzione con Rep. 1743, tra la Regione Calabria ed il Comune di Siderno, regolante la concessione di un contributo complessivo di € 22.500.000,00 finalizzato ad interventi a beneficio dei Comuni appartenenti alla Vallata del Torbido. Nella vigenza di quella convenzione di finanziamento, il Comune di Siderno avviava la procedura di scelta del contraente dell’intervento “Completamento, integrazione ed ottimizzazione del sistema fognario e depurativo consortile dei Comuni di Agnana, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria, Locri e Siderno” (Codice CIG: 585419280F Codice C.U.P.: I15C12001900001), con bando di gara inviato per la pubblicazione sulla G.U.C.E. in data 12/09/2014.
L’obiettivo principale dello Studio di Fattibilità per quanto riguarda il sistema di collettamento fognario, era il raggiungimento di una percentuale di popolazione servita presente nei vari territori comunali di almeno il 95%.
Accanto a questo obiettivo, vi era la realizzazione di un impianto di pretrattamento dei reflui in località Pellegrina (posta a 2.250 mt. Dal depuratore, con una prevalenza di circa 1,00 mt.), in luogo della stazione di sollevamento esistente, soggetta a fenomeni di insabbiamento.
Da ultimo, erano previsti interventi di riefficientamento ed ottimizzazione dell’impianto di depurazione in Contrada San Leo: impianto del tipo “a fanghi attivi”, strutturato su tre linee distinte di trattamento di uguali dimensioni per la linea acque e su una linea per la linea fanghi, ad eccezione della digestione che è stata suddivisa in due parti per una maggior flessibilità di funzionamento, avente una potenzialità di progetto pari a 83.000 A.E..
La gara era finalizzata all’affidamento di una Concessione mista di lavori e servizi pubblici, per la durata di 18 anni, avente ad oggetto in particolare:
- L’acquisizione della disponibilità dell’esistente sistema impiantistico, realizzato da precedente concessionario;
- La progettazione definitiva ed esecutiva – previa acquisizione della progettazione preliminare in sede di valutazione ed accettazione della proposta – la direzione dei lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, nonché la realizzazione di lavori di adeguamento e/o completamento degli impianti di depurazione, delle stazioni di sollevamento e delle condotte fognarie.;
- La gestione economica e funzionale dell’intera filiera fognaria-depurativa ricadente nel comprensorio, comprensiva della manutenzione ordinaria programmata e straordinaria della totalità delle opere e degli impianti, per la durata di anni 18.
- La gestione provvisoria degli impianti e delle opere esistenti e già in esercizio, con effetto dalla data della consegna provvisoria successiva all’aggiudicazione definitiva.
- L’installazione di una completa infrastruttura idonea a consentire la telelettura dei consumi, il censimento delle utenze e la costruzione del catasto delle utenze, ai sensi dell’art. 26, commi 3 e 4, della L.R. n. 22/2010;
- L’espletamento dei servizi aggiuntivi di tele lettura e fatturazione, per conto dei singoli Comuni, con cadenza trimestrale, della tariffa del servizio idrico integrato;
- Il servizio di bollettazione e riscossione della tariffa del servizio idrico integrato.
La gara, alla quale prendevano parte due Raggruppamenti Temporanei d’Imprese, veniva aggiudicata dalla SUAP di Reggio Calabria con Determinazione del 10/09/2015, al RTI C.I.S.A.F. S.p.A. (Capogruppo) ENGINEERING TRIBUTI S.p.A.(Mandante).
In vista della stipula del contratto di concessione, le Imprese CISAF S.p.A. ed ENGINEERING TRIBUTI S.p.A. costituivano NOVITO ACQUE S.r.l., Società di progetto ai sensi dell’art. 156 D.Lgs. n. 163/2006, destinata a subentrare nell’aggiudicazione ed a stipulare il contratto.
In data 8 agosto 2016 con atto Rep. n. 1102, il Sindaco dell’Ente capofila e la società NOVITO ACQUE S.r.l. hanno stipulato il Contratto di concessione.
Il 23 agosto 2016 si è proceduto alla prima consegna parziale dei lavori per l’esecuzione di talune opere urgenti, essendo ancora in corso le procedure per l’approvazione del progetto esecutivo di tutte le opere.
Il progetto generale è suddiviso in cinque distinti interventi collegati tra loro:
- Completamento della rete fognaria. Realizzazione di alcuni tratti, sia a gravità sia a pressione con i relativi impianti di sollevamento, in modo da garantire il collettamento e l’invio al trattamento di almeno il 95% dei reflui prodotti sul territorio;
- Adeguamento dell’impianto di sollevamento finale con la realizzazione delle fasi di pretrattamento dei reflui (grigliatura e dissabbiatura) e di una sezione di accumulo-omogeneizzazione, il tutto contenuto in un apposito capannone tenuto depressurizzato e completato da un impianto di deodorizzazione. Al fine di contenere i consumi energetici è prevista, inoltre, la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
- Opere per ottimizzare l’impianto di depurazione consortile con l’esecuzione di vari interventi che consentono l’ottimizzazione del servizio, la riduzione dei consumi e della produzione di fanghi. È prevista, anche qui, la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
- Realizzazione di piccoli impianti di depurazione al servizio di frazioni non collettabili all’impianto principale. Due nuovi impianti saranno realizzati nel comune di Gerace e uno nel comune di Canolo, quest’ultimo in sostituzione dell’esistente che non è più recuperabile;
- Adeguamento della condotta sottomarina. Il depurato viene scaricato in mare a mezzo di una condotta sottomarina esistente. È previsto il rifacimento e ripristino funzionale della protezione catodica e la revisione del diffusore finale;
- Opere di ripristino della funzionalità e ammodernamento delle esistenti stazioni di sollevamento fognario. Le esistenti stazioni di sollevamento fognario saranno revisionate in tutte le loro parti ed installate le nuove apparecchiature occorrenti in modo da ripristinare la piena efficienza delle stazioni stesse ed eliminare eventuali anomalie.
In considerazione dell’imminente subentro del Concessionario, le amministrazioni locali hanno ridotto gli investimenti per i pur necessari interventi di manutenzione, di modo che la condizione delle attrezzature, nel corso del 2015 e della prima metà del 2016, aveva subito un forte degrado. Alla luce della suesposta situazione, il Concessionario, prima ancora di esserne vincolato per contratto, nel giugno 2016 ha ottenuto di anticipare l’esecuzione di gran parte degli interventi, in via di urgenza e a proprio rischio, per evitare fenomeni di inquinamento a causa dell’inefficienza degli impianti.
I lavori sono stati ultimati nel loro complesso nel maggio 2018, con la sola eccezione di un intervento in località “Zomino” di Gerace, temporaneamente stralciato nelle more che la Regione Calabria assuma definitive decisioni in ordine al finanziamento delle opere di collettamento dei reflui da Canolo e Agnana.
In relazione a questi ultimi Comuni, infatti, lo Studio di fattibilità posto a base della gara, ipotizzava l’avvenuto completamento dell’appalto relativo alla “Realizzazione di un collettore fognario al servizio dei comuni di Agnana, Canolo, frazione di Gerace al depuratore consortile di Siderno esistente”, finanziato con € 2.500.000,00 nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Tutela delle Acque e Gestione Integrata delle Risorse Idriche” (Delibera CIPE n.35/2005) i cui lavori erano stati consegnati in data 14/02/2011. È occorso, tuttavia, che l’Impresa appaltatrice abbia abbandonato i lavori in questione, con la conseguenza di escludere di fatto, allo stato, il collettamento dei Comuni di Agnana e di Canolo.
Con note dell’11/09/2017 e del 20/10/2017, e successivamente con nota prot. n. 3116 del 30/01/2018, il RUP richiedeva formalmente alla Regione Calabria il finanziamento delle opere in questione, e precisamente:
- Progettazione ed esecuzione dei lavori di completamento del collettore fognario di trasporto dei reflui dagli abitati di Canolo e Agnana Calabra e di talune frazioni del Comune di Gerace, già compreso nell’APQ “T.A.G.I.R.I.”, rimasto incompiuto a seguito di risoluzione del contratto d’appalto;
- Progettazione ed esecuzione dei lavori richiesti dal Comune di Gerace con nota prot. n. 5803 del 31/07/2017, di estendimento della rete fognaria a frazioni esterne al nucleo centrale dell’abitato di quel Comune, in atto non servite.
In data 21/02/2018 si è tenuta una riunione presso il Dipartimento Presidenza della Regione Calabria, dalla quale emergevano indicazioni circa il finanziamento, da parte della Regione, di una variante che consenta il superamento definitivo e complessivo delle problematiche oggetto dell’infrazione comunitaria. Con nota del 30/03/2018 prot. n. 116649, il Direttore Generale del Dipartimento regionale Presidenza, ha comunicato l’attivazione delle procedure amministrative propedeutiche al reperimento delle risorse necessarie per assicurare il completamento degli interventi non eseguiti, già previsti dalla convenzione con il Comune di Canolo di cui alla Delibera CIPE 35/2005 e dall’Accordo di Programma Quadro T.A.G.I.R.I..
Il finanziamento delle opere di collettamento dei reflui delle frazioni montane di Gerace, renderebbe superflua la realizzazione dei due piccoli impianti di depurazione in località Zomino di quel Comune.